TRASFERIRSI IN COSTARICA: I LUOGHI MIGLIORI DOVE POTER VIVERE

NEL PAESE DELLA FELICITÀ

Trasferirsi in Costarica è il sogno di molti italiani. Il sogno di una vita, o la conseguenza di un colpo di testa, a seconda dell’età o della propria storia personale. Mollare tutto per trasferirsi nel Paese della Felicità, nel cuore del tropico, per godersi finalmente il mare e soprattutto una vita più rilassata rispetto al frenetico Occidente. Un’utopia? Assolutamente no, visto che già da vari anni molti italiani hanno scelto il Costarica come il proprio paradiso, seguendo così il richiamo della natura, del mare e del benessere.
Premesso che il Costarica è il paese giusto per la vostra fuga, alcuni quesiti nascono spontanei: come fare a capire dove trasferirsi, e soprattutto quali sono i luoghi migliori dove trasferirsi, considerando, tranquillità, bellezza e sicurezza?
Negli ultimi anni, abbiamo viaggiato varie volte in Costarica, incontrato tanti italiani che si sono trasferiti qui, ascoltato le loro storie, ed un’idea ce la siamo fatta, abbastanza chiara da poter rispondere ai vostri quesiti.
Dal momento, che sempre più persone ci chiedono un nostro parere a riguardo, allora abbiamo deciso di dedicare al tema un articolo specifico, che tratti temi pratici e soprattutto possa essere da spunto a chi sta pensando concretamente di trasferirsi nel Paese della Pura Vida.

UNA PREMESSA NECESSARIA

Trasferirsi in Costarica può aprire lo scenario di un’entusiasmante avventura, e affinché essa si riveli tale sarà fondamentale districarsi bene nella realtà locale. A tal proposito, condizione indispensabile per inserirsi bene nella comunità, o eventualmente investire in loco, sarà parlare la lingua del posto, in questo caso lo spagnolo castigliano. Se non lo conoscete vi consigliamo di studiarlo.

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UN PAESE SICURO E PIENO DI VITA

Prima di passare a parlare di luoghi concreti dove potersi stabilire, però, facciamo delle premesse doverose sulla sicurezza e sullo stile di vita. Andiamo di seguito. Il Costarica è considerato a ragione il paese più quieto e sicuro dell’America Centrale, un luogo quasi utopico che accoglie chiunque vi arrivi nel migliore dei modi. D’Altronde, il clima è piacevole tutto l’anno, e la natura impera in tutto il suo rigoglio, mai troppo prepotente. Ovviamente il turismo ha alterato di molto le tradizioni di questo Paese, e in alcune località, divenute sin troppo richieste, l’originalità si è un po’ persa, e soprattutto i prezzi si sono alzati, a tal punto da competere quasi con quelli dell’Europa. Ma si sà, fare il turista è una cosa, vivere in Paese è un’altra, per cui, dopo le dovute ricerche ed un primo periodo di assestamento, certamente si riusciranno a trovare le soluzioni giuste per vivere in maniera conveniente e congeniale alle proprie finanze. Ora, non chiedeteci quanti dollari ci vogliano al mese per vivere decentemente in Costarica, perchè sinceramente non lo sappiamo, possiamo confermarvi però che il Costarica non è più un paese dove vivere con “quattro soldi”. Negli ultimi dieci-quindici anni, infatti, molti europei e americani hanno investito qui, facendo lievitare il prezzo dei terreni e degli immobili. La pressione fiscale, però, non è certamente al livello dell’Europa, ed un’altra cosa buona è che qui serve molto meno per vivere, giacchè quella costaricense è una società meno strutturata e pretenziosa. Volendo, quindi, si può vivere bene con il minimo indispensabile. Queste, però, sono valutazioni che chiunque stia pensando di trasferirsi in Costarica, ha già fatto. Quindi concentriamoci sulla tematica centrale del nostro articolo: quali sono i luoghi migliori dove trasferirsi? 

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LE LOCALITÀ MIGLIORI DOVE VIVERE

Come spesso accade in questi casi, la scelta è assolutamente soggettiva e segue criteri altrettanto personali. Noi però abbiamo individuato alcune località interessanti, tutte sulla costa (sia pacifica che atlantica), sulla base di valori universalemente ricercati: sicurezza, mare, centralità e bellezza. Ecco, sulla base di questi criteri, abbiamo individuato 2 località, estendibili a 4, ma allontanandoci leggermente dalle premesse iniziali.

  1. QUEPOS (provincia di Puntarenas) è un paese di 21.000 abitanti, situato nel cuore della costa pacifica del Costa Rica. E’ una vivace località balneare che vive essenzialmente di turismo, non troppo piccola, considerando gli standard del Costa Rica. Qui troverete varie soluzioni di alloggio, anche per periodi medio-lunghi, oltre a ristoranti e bar. Nel periodo di alta stagione, quindi tra dicembre e marzo, i prezzi sono più alti, ma facendo ricerca e non avendo fretta si trova sempre qualche buona soluzione di alloggio.
    Quepos è molto ben ubicata, trovandosi a soli 160 km dall’Aeroporto Internazionale di San José e quindi dalla capitale. Negli immediati paraggi c’è il bellissimo Parco Nazionale di Manuel Antonio ed è piuttosto semplice raggiungere il paesino di Uvita, dove tra dicembre e marzo passano le Balene, e Dominical, località conosciuta per le sue spiagge oceaniche. Inoltre a Quepos c’è anche un grande centro commerciale, a dimostrazione del fatto che si tratta di un centro vivo e turistico.
  2. JACÒ (provincia di Puntarenas), situata lungo la costa pacifica, Jacò è un paesino più piccolo rispetto a Quepos, solo 10.000 abitanti, più turistico e più grazioso, circondato da una natura lussureggiante e da ben 4 km di spiagge, tra cui segnaliamo quelle di Playa Hermosa e Playa Herradura. L’aeroporto internazionale di San Jose dista solo 90 km e da qui (come d’altronde da Quepos) ci si riesce a muore agevolmente in tutte le direzioni. Nei pressi di Jacò si trova inoltre La Riserva della Biosfera Carara, uno dei parchi più belli del Costarica.
    Jacò è più viva di Quepos, anche se più piccola, e durante l’alta stagione offre un nightlife molto attivo oltre a locali accoglienti ed un’atmosfera allo stesso tempo molto tranquilla.
  3. MONTEZUMA (Provincia di Puntarenas). Se poi volete seguire l’onda hippie e ritirarvi nel mezzo della natura, allora eccovi serviti. Montezuma è, infatti, un piccolo pueblo situato alla punta meridionale della penisola di Nicoya, 41 km da Cóbano, avvolto da una natura selvaggia. Raggiungibile con traghetto da Puntarenas e poi con bus, la cittadina di Montezuma, che un tempo era un piccolo villagio di pescatori, oggi è diventato un centro turistico per viaggiatori alternativi, dove vivono però anche tycos (così vengono chiamati i costaricensi). La bellezza di questo posto è certamente la natura preponderante e selvaggia, che si mostra in tutta la sua originalità tropicale: spiagge, fiumi, cascate scenografiche e persino una bellissima Riserva Naturale (R.N. di Capo Blanco).
  4. PUERTO VIEJO DE TALAMANCA. Sul lato caraibico, escludendo Puerto Limon che è solo una grande città, tra l’altro brutta e decadente, segnaliamo invece come quinta proposta, Puerto Viejo de Talamanca.
    Qui la vita è scandita da ritmi meno occidentali e più caraibici. Il paesino è turistico, ci sono hotel e strutture di ogni tipo, ma si vive sempre in costume, tra musica e mare. A noi piace moltissimo, ma certamente si tratta di una location molto meno centrale rispetto alle precedenti proposte, giacchè si trova ai confini con Panama ed è perciò abbastanza isolata. Per contro, nei paraggi ci sono spiagge bellissime e il Parco Nazionale di Cahuita. La città è piccolina e si sta sempre in infradito.

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IN ALTERNATIVA AL MARE

Come avrete visto, le località che vi abbiamo proposto sinora si trovano tutte sulla costa, in linea con la concezione comune che un po’ tutti noi abbiamo in mente, ovvero di un Costarica selvaggio, ma allo stesso tempo rilassato e in riva al mare. Verissimo, e in fondo la maggior parte di coloro che si trasferiscono nel Paese del “Pura Vida”, lo fanno per godersi l’atmosfera tropicale che caratterizza questo splendido paese. Sappiate però, che le alternative al mare ci sono, seppur limitate. Le città più grandi, per esempio, si trovano tutte nella zona centrale, per lo più collegate alla capitale San Josè: tra queste certamente menzioniamo Alajuela, Heredia o Cartago, ma detto tra di noi non sono niente di che.
Se proprio dovessimo consigliarvi una città, che non sia sul mare dove trasferirvi e vivere bene, quella è certamente Grecia, nella provincia di Alajuela, centro agricolo dai ritmi di vita alquanto tranquilli, riflesso di quel Costarica tradizionale che non siamo abitatuati a vedere. (Se volete approfondire, CLICCATE QUI)

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INFO PRATICHE PER CHI VUOLE TRASFERIRSI

  • Clima: sul versante atlantico (Caraibico), dove si concentrano davvero pochi centri abitati, il clima è sempre caldo-umido, mentre quello pacifico presenta essenzialmente due stagioni: una secca (da dicembre ad aprile) e una più umida con temperature comprese tra i 28° del giorno ai 15° della notte.
  • Densità: il Costarica è un paese scarsamente popolato (5 milioni di abitanti), giacchè la gran parte del territorio è coperta da arie protette (riserve e parchi naturali), per cui la maggior parte dei centri abitati sono piccoli ed offrono servizi minimi. San Josè, la Capitale, è l’unica città grande, le altre sono tutte a misura d’uomo.
  • Malattie e sistema sanitario. Per quanto riguarda il sistema sanitario, siamo ben lungi dall’eccellenza europea, in compenso, però, siamo ai vertici dell’America Centrale e di tutta l’America Latina in generale.
    Per quanto riguarda le malattie, le patologie molto diffese nei paesi limitrofi (malattie diarroiche, infezioni alle vie respiratorie), sono praticamente assenti in Costarica.
  • Fuso orario. -7  ore rispetto all’Italia (-8 quando da noi vige l’ora legale).
  • Visto d’ingresso. Non necessario, per turismo fino a tre mesi di permanenza nel Paese. Molti italiani sfruttano, infatti, al pieno il visto turistico, passando qui i tre mesi del nostro inverno.
  • Documenti necessari: Passaporto con validità di almeno 90 giorno dal momento d’ingresso nel Paese.
  • Moneta. Colón della Costa Rica (CRC) 1 euro > 681,75 colones (quotazione aggiornata al Dicembre 2018)
  • Lingue. La lingua ufficiale è lo spagnolo-castigliano, ma molto diffusi, per via del turismo e della migrazione (di matrice prettamente occidentale), sono l’inglese e l’italiano.

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