TRADIZIONI ANCESTRALI DI CATALOGNA: LA PATUM DI BERGA

LA PATUM: UNA FESTA DAL GRANDE POTERE SIMBOLICO

Una delle feste tradizionali più incredibili in assoluto cui abbiamo assistito sinora, in Catalogna come altrove, è senza dubbio la Patum di Berga. Un evento pazzesco che si svolge ogni anno in coincidenza del Corpus Domini, in un piccolo borgo vicino Barcellona chiamato appunto Berga. Dura 5 giorni, da mercoledì a dominica, e in essa confluiscono tradizioni pagane e cristiane, in un sincretismo culturale incredibile. L’atmosfera che si respira è indescrivibile!!!!
Ma vediamo meglio di che si tratta.

berga-patum

“La Catalogna è piene di feste tradizionali, eventi che rimontano la loro origine a tempi lontani, quando tutto era vincolato al potere rigenerante del fuoco e scandito dall’inesorabile ciclo delle stagioni. La Patum appartiene, appunto, a questo contesto storico-antropologico, ed è per questo patrimonio intangibile dell’Umanità.”

BERGA, TEATRO DI FOLLIE COLLETTIVE

La Patum è una festa molto tradizionale che si svolge in quella regione della Catalogna conosciuta come il Berguedá, anche se l’evento è circoscritto esclusivamente al suo capoluogo: Berga. Siamo a circa 80 km a nord-ovest di Barcellona, ai piedi dei Pirenei catalani e a ridosso della regione vulcanica de la Garrotxa, dove si trova appunto la graziosa cittadina di Berga e dove, nel mese di Giugno, in occasione del “Corpus  Domini”, ha luogo la festa più importante dell’anno, più sentita di qualasiasi altra ricorrenza. Si tratta di una tradizione molto antica cui partecipa attivamente tutta la comunità. Il percorso di preparazione che poi porterà all’evento finale dura addirittura un anno.

patum

COME SI SVOLGE LA FESTA

La Patum è, come dicevamo, tra le celebrazioni più antiche della Catalogna e la sua prima documentazione risale addirittura agli albori del XVII secolo. La festa si divide in tre atti, durante i quali si susseguono danze, cori e cortei. La comunità cittadina partecipa numerosa, ma a farla da padrone sono i grandi pupazzi che dall’alto della loro imponenza primeggiano sulla folla palpitante.
Ogni personaggio ha un ruolo decisivo nell’ambito della messa in scena e, soprattutto, alimenta dei simbolismi spesso alquanto ermetici. 

patum 01

Tutto ha inizio da “el Tabal” ossia, il Tamburo, elemento dominante della festa, e a cui la celebrazione deve il suo nome. “Pa-tum”, infatti, è un suono onomatopeico che rievoca proprio lo sbattere incessante del battente sulla superficie del tamburo. È lui a segnare i tempi e a imporre il ritmo delle danze.
Poi è il turno de “els turcs i cavallets”, ovvero i turchi e i cavalli,  che rappresentano lo scontro tra i cristiani e i turchi; seguono “les maces i els àngels”, le mazze e gli angeli, allegoria dell’eterna lotta tra bene e male.
Infine ci sono“els guites”, figure mostruose che assomigliano molto a due draghi. Sono queste le maschere più antiche della festa e, come il tamburo, sono onnipresenti e si muovono tra la folla cercando di bruciacchiare la gente con i  petardi che portano in bocca.

la-patum

Il momento più spettacolare della festa è, però, la notte dell’arrivo di “els Plens”. Si tratta di una manada di 110 persone completamente incappucciate e ricoperte di foglie ed erba che fanno il loro ingresso in piazza con 9 petardi ciascuno: 6 come corna e 3 come coda! Sono dei diavoli impazziti che corrono tra la folla accompagnati da un “angelo custode”, il quale fa loro da guida. Una guida fondamentale permette loro di orientarsi tra l’enorme mole di fuoco e fumo.

berga-patum01

“Il salto de plens, l’apoteosi della festa, rappresenta un’orgia infernale nella quale dei diavoli di fuoco saltano al ritmo della musica e si aggirano come furie tra la folla completamente in trance. Prendervi parte è un’esperienza incredibile, che ti toglie il fiato, che ti lascia sgomento. È una sensazione strana, avvolgente, che ti risucchia all’interno di vortici collettivi difficilmente spiegabili a parole.”

 

 

 

 

Continua a leggere...