TEMPLI, EVOCAZIONI DI UN MONDO ANTICO
Di templi il Giappone ne ha un’infinità e non basterebbe una vita intera per scoprirli tutti. Templi buddisti e shintoisti che si alternano, a volte si sovrappongono, in un vortice di riverenza e spiritualità, a conferma di un interessante fenomeno di sincretismo religioso riscontrabile in pochi altri posti del mondo. Templi nascosti da foreste di conifere, o realizzati in bella mostra sulle sommità di colline, o addirittura nell’acqua, templi inglobati da palazzi e grattacieli, ce ne sono a migliaia e sono tutti da scoprire. In questo articolo però ve ne elenchiamo “solo” 10, quelli più maestosi e spettacolari, che abbiamo incontrato nel corso delle varie peregrinazioni e che ci hanno lasciato a bocca aperta, nel vero senso della parola.
TRA BUDDHISMO E SHINTOISMO
Negli ultimi due anni, infatti, abbiamo viaggiato in lungo e in largo per il Giappone, è stata un’occasione unica per scoprire un mondo in bilico tra spiritualità latente e progresso incessante. Un Paese ricco di spunti, moderno e avanguardistico, che però non può nascondere il volto millenario di una cultura intrisa di religiosità. Un mondo in bilico tra Buddismo e Shintoismo, filosofie di diversa provenienza che hanno finito per fondersi in un unico credo. Una fusione naturale, leggera e poetica che ha conciliato l’approccio animistico dello Shintoismo con una visione più pragmatica del Buddismo, finendo addirittura per creare un Pantheon comune di divinità. In poche parole queste due religioni (o filosofie di vita se preferite) si sono fuse in un unico “libro-guida”, tanto che a noi profani è spesso molto difficile scindere la matrice shintoista da quella buddista. Molti templi, infatti, presentano caratteristiche architettoniche comuni, come comuni sono alcune pratiche e persino alcune divinità.
Questo sincretismo rende il Giappone ancora più interessante, e la questione sarebbe da estendere a più approfondite considerazioni, se non fosse per lo spazio limitato che abbiamo a disposizione. Un giorno riprenderemo la questione, intanto rifacciamoci gli occhi con i seguenti capolavori.
UNA LISTA DA OSCAR
- Senso-ji Temple. Partiamo da Tokyo, dal quartiere popolare di Asakusa, dove si trova il Senso-ji Temple, un tempio buddista dedicato alla divinità Kannon e che . Secondo una leggenda, nel 628 due pescatori trovarono una statua d’oro di Kannon nel fiume Sumida. Il capo del villaggio, riconobbe la sacralità dell’oggetto e decise di conservarlo nella sua casa di Asakusa, che successivamente fu trasformata in tempio. Purtroppo non lo stesso tempio che vediamo oggi, giacchè l’edificio originale subì, nel corso del tempo, varie distruzioni e rifacimenti.
Per raggiungere il tempio oggi, bisogna attraversare il Kaminarimon, ovvero la grande Porta del Tuono, che introduce ad un lungo viale costeggiato da centinaia di bancarelle, il Nakamise-dori, lungo il quale incontrerete ogni sorta di souvenir.
COME ARRIVARE: Metro, Ginza line, Fermata: Asakusa.
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Kotoku-in Temple. Non lontano da Tokio, precisamente a Kamakura, si trova un tempio che ospita il Daibtsu Buddha, il più grande Buddha in bronzo del Giappone. 13 metri d’altezza per 90 tonnellate. L’impatto con la statua è devastante, un’opera bellissima, magnetica, imperdibile. Sia la statua, che il tempio sono stati costruiti nel XIII secolo, nel Periodo-Kamakura, quando appunto Kamakura era la capitale del Giappone. Motivo per cui, disseminati tra le colline della città, si trovano decine e decine di templi, busddisti e scintoisti, che guardano all’Oceano Pacifico, distante appena qualche chilometro, come guardiani silenti di un tempo ormai andato.
COME ARRIVARE: Linea JR (utilizzabile con Japan Rail Pass) da Shinjuku. Una volta arrivati a Kamakura, prendere autobus dallo stallo 2, nello spiazzale di fronte alla stazione dei treni.
- Hokakuji Temple. Sempre a Kamakura si trova un tempio molto particolare, non impattante come i precedenti, ma certamente molto grazioso. Per nulla conosciuto, l’Hokakuji Temple nasconde al suo interno una bellissima foresta di bambù che non ha nulla da invidiare a quella più nota di Arashiyama, nei dintorni di Kyoto. Abbiamo scoperto questo tempio per caso, curiosando tra le antiche mappe di un libro trovato nella biblioteca della nostra città. Passeggiando tra le canne di bambù si giunge ad una piccola piazzetta da dove si scorge una caverna, al cui interno svettano una serie di lanterne in pietra. Sono simboli shintoisti che vogliono evocare le antiche forze naturali della terra.
COME ARRIVARE: prendere qualsiasi autobus che parte dallo stallo 5 del piazzale della stazione di Kamakura. - Kiyomizu-dera. Lasciamo Kamakura ed approdiamo a Kyoto, la città dei mille templi. Una città regale che conserva un patrimonio antichissimo, oltre che preziosissimo. Qui i templi abbondano, e soprattutto stupiscono. Questa grande ricchezza si spiega col fatto che Kyoto è stata per vari secoli (dal XIV al XVII) la capitale del Giappone, e lo splendore di questa grandezza non si è mai offuscato, nemmeno durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, che invece hanno martoriato Tokyo. Ma tornando al nostro excursus, impossibile non menzionare il Kyomizu-dera, un leggendario tempio in legno risalente al 798, la cui composizione si dice sia tutta ad incastro. La struttura che ammiriamo oggi ovviamente è più recente, e risale al XVII secolo, tuttavia la grandiosità è rimasta invariata. Il colpo d’occhio è notevole, arricchito dalla macchia di aceri e sempreverdi che circondano l’area templare. Tutt’intorno spicca il rosso laccato dei vari templi minori, determinando una perfetta fusione tra architettura buddista e shintoista. Il Kyomizu-dera è Patromio dell’Umanità protetto dall’UNESCO, e si trova nella parte più alta di Kyoto. Da qui infatti si può ammirare un panorama unico della città.
COME ARRIVARE: dalla stazione principale di Kyoto, prendere autobus diretto a Kyomizu-dera (settore A).
- Kinkaku-ji. Sempre a Kyoto, negli immediati dintorni del centro urbano, si trova uno dei templi più spettacolari in assoluto, il Kinkaku-ji, meglio conosciuto come “il Tempio dal Padiglione d’Oro”. Un’opera somma, incastonata come un gioiello in un bellissimo giardino giapponese, la cui pagoda si riflette sull’acqua del laghetto antistante, come una proiezione divina. Il Tempio, il cui interno è interdetto al pubblico, in quanto custode delle sacre reliquie del Buddha, fu però distrutto dalla follia di un monaco che nel 1950 lo incendiò per rivalsa o per pazzia. Questa storia è riportata in un bellissimo libro di Yukio Mishima, dal titolo eloquente: “il Padiglione d’oro”.
COME ARRIVARE: Il Kinkakuji è raggiungibile in autobus dalla Stazione Centrale di Kyoto, con partenza frequente dall’area B1, e si trova sullo stesso percorso che conduce al Castello di Nijo e al Ginkaku-ji, il Tempio dal padiglione d’argento.
- Todai-ji Temple. Rimanendo nei dintorni di Kyoto, con treno JR arriviamo a Nara, antica capitale del Giappone dal 710 al 794, crogiolo di storia e cultura. Oggi Nara è una cittadina attiva e ridente località turistica, grazie al suo enorme patrimonio culturale. Disseminati nei dintorni della città, si trovano tanti templi antichi, molti dei quali davvero imperdibili. Tra tutti spicca imponenente il Tempio Buddhista Todai-ji, la più grande costruzione in legno del mondo, che ospita al suo interno il Daibutsu-den, che con i suoi 14 metri di altezza è considerata la statua lignea del Buddha più grande del Giappone.
Mentre nel cortile antistante il grande tempio c’è il famoso Parco dei Cervi, dove centinaia di cervi scorrazzano liberamente in cerca di qualsiasi tipo di contribuito…in cibo.COME ARRIVARE: molto semplicemente, dalla Stazione di Kyoto partono di frequente treni diretti per Nara (Rapid Nara), compresi nel circuito del Japan Rail Pass.
- Kasuga Taisha. Sempre a Nara, nei pressi del Tempio buddhista Todaiji, proseguendo a piedi per alcune centinaia di metri, si trova invece un tempio shintoista molto particolare, famoso per le migliaia di lanterne che circondano l’intero complesso templare. Stiamo parlando del Kasuga-Taisha, probabilmente, uno dei templi più visitati di Nara, situato nel cuore di una vera e propria foresta di querce e allori.
COME ARRIVARE: è raggiungibile a piedi, seguendo le indicazioni, direttamente dal Todai-ji Temple, di cui vi abbiamo già parlato nel punto precedente.
- Byodo-in. Rimanendo nella prefettura di Kyoto, nella località di Uji, si trova invece uno dei nostri templi preferiti, il Byodo-in, celeberrimo tempio buddista, tutelato dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Un tempio di una bellezza inaudita, dalla perfezione stilistica difficilmente riproponibile, il cui profilo si trova anche nel retro della moneta da 10 yen, a dimostrazione del valore nazionale che gli è attribuito. Uno dei simboli di quel Giappone antico ed elegante, stampato indelebilmente nella nostra mente.
Bellissimi anche il giardino che circonda il tempio (uno dei pochi esempi rimasti di Giardini della Terra Pura, risalenti al Periodo Heian) e la statua lignea del Buddha Amida che si trova nella sala principale dello stesso, scolpita nel legno di cipresso e ricoperta da foglie d’oro. Infine, assolutamente degno di una visita il museo che si trova all’interno del complesso templare, custode di reperti di inestimabile valore, come le fenici lignee e la campana in bronzo originale, risalente al Periodo Heian (794-1185).
COME ARRIVARE: Uji si trova sulla stessa direttrice che collega Kyoto a Nara, raggiungibile in treno JR (compreso nel Japan Rail Pass) dalla stazione centrale di Kyoto.
- Fushimi-Inari. Proseguendo a ritroso da Nara verso Kyoto, dopo aver incontrato Uji, ci fermiamo a Inari, per visitare uno dei templi più famosi del Giappone, il Fushimi-Inari, grandioso complesso templare shintoista, meta imperdibile di pellegrini, turisti e influencer. Le sue gallerie di torii rossi sono celeberrime e attirano ogni giorno una folla indicibile di turisti. I Torii sono i portali schintoisti che in molti templi sono posti in successione, a formare suggestive gallerie. Fushimi-Inari è un tempio dedicato a Inari, patrono degli affari, dei commercianti e artigiani, nonchè divinità che assicura il successo terreno, ecco perchè molte aziende locali donano al tempio un torii, quale ex-voto, a richiesta di protezione dei propri affari.
Il santuario si trova alla base di una montagna chiamata anch’essa Inari, che è a 233 metri dal livello del mare e che comprende diversi sentieri verso altri santuari minori. Molto suggestivo e interessante è raggiungere la sommità della collina passando attraverso la suggestiva fila di portali, per poi riscendere al tempio attraverso un percorso circolare.
COME ARRIVARE: Con treno JR, Kyoto-Nara, fermata Inari. Il santuario si trova ad appena 4 km da Kyoto, per cui potete valutare di tornare anche a piedi, anche se la linea in questione è compresa con il JRP.
- Itsukushima Shrine. Lasciamo Kyoto e completiamo il nostro excursus alla scoperta dei templi più spettacolari del Giappone, nelle acque della baia di Hiroshima, precisamente sull’Isola di Miyajima, situata a poche miglia dalla costa, e protetta dall’UNESCO in quanto Patrimonio dell’Umanità. Un luogo spirituale e antico quanto il tempo, che custodisce uno dei templi shintoisti più interessanti in assoluto, il Santuario di Itsukushima. Anche se oggi, c’è da dire, che l’isola ha perso parte del suo alone mitico, a causa del grande flusso turistico, non si può certo sminuire l’imporranza del santuario, da sempre meta di imperatori, monaci e fedeli, che qui continuano a recarsi in pellegrinaggio per pregare e meditare.
Simbolo del santuario è il grande Tori rosso laccato che emerge dall’acqua o dalla sabbia, a seconda della marea, imponente e sontuoso, introducendo il grande complesso templare situato immediatamente sullo sfondo.
COME ARRIVARE: Con tram/ treni della JR arrivate alla fermata Miyajimaguchi, da lì potete prendere i traghetti che vi portano sull’isola (biglietto compreso nel JRP). Tempo di navigazione: 20 minuti.
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