E siamo a 215. Questo il totale delle bandiere arancioni d’Italia, il riconoscimento del Touring Club Italiano destinato ai piccoli borghi eccellenti, segnalati per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità nel nome di un turismo sostenibile e responsabile.
Gli ultimi due riconoscimenti sono stati assegnati a Pizzighettone e Frontino.
Andiamo a scoprire queste due località.
Pizzighettone e Frontino: le due nuove bandiere arancioni
Pizzighettone, provincia di Cremona, è un comune di quasi settemila abitanti sito nel cuore della Val Padana centrale, lungo il fiume Adda, pochi chilometri a nord dalla confluenza nel Po.
E’ un territorio amabile, da visitare a piedi, in bicicletta o magari in pieno relax con una crociera sull’Adda.
La storia di Pizzighettone si lega proprio al fiume che l’attraversa e che ancora oggi connota il centro storico dividendolo in due parti dove si fronteggiano le antiche difese cittadine: una possente cerchia muraria sulla sponda sinistra del fiume, una vasta serie di difese bastionate sulla destra.
Imperdibile una visita nelle cosiddette Casematte: 93 grandi sale voltate a botte ricavate entro la cortina muraria, un raro sistema di ambienti militari intercomunicanti che costituiscono un suggestivo percorso coperto lungo 800 metri inserito in più di due km di linee fortificate.
La visita alla cerchia muraria offre inoltre la possibilità di accedere ai locali dell’ex Ergastolo istituito nel 1785 come reclusorio militare per l’esercito austriaco, utilizzato successivamente dal Regno e dalla Repubblica Italiana, chiuso definitivamente nel 1954.
Nondimeno suggestivi, edifici antichi come la chiesa parrocchiale di San Bassiano (secolo XII) ed il Palazzo Comunale (secolo XV).
Recentemente ampliato anche il Museo Civico sito nel Palazzo del Quartiere Fino: una vasta selezione di reperti storici consente di ripercorrere la storia di questa cittadina, che secondo tradizione, venne fondata con il nome Acerrae dagli Etruschi nel VI sec. A.C.
Frontino è il più piccolo comune della provincia Pesaro e Urbino, ad oggi conta poco più di 300 abitanti.
Viene definito il salotto di Montefeltro, perché arroccato su uno sperone che domina la suggestiva valle del Mutino, al cospetto del monte Carpegna.
E’ un territorioda scoprire attraverso i numerosi sentieri e anche grazie al Parco faunistico in località Pian dei Prati, che presenta la fauna tipica della zona.
Inserito nel Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, Frontino è località da godere totalmente in modalità slow: a piedi, lungo il Parco Faunistico in località Pian dei Prati, o nel cuore della cittadina attraverso il Complesso Monumentale di Montefiorentino (XIII sec.).
Qui, la rinascimentale Cappella dei Conti Oliva ospita l’opera più importante di Giovanni Santi, padre di Raffaello: all’interno del Convento, sull’altare, il capolavoro “Madonna col Bambino, santi, angeli e committente” (1489).
Poco distanti altri luoghi di totale fascino: il Monastero di San Girolamo (1500), la Fontana dedicata alla Maestra Elementare e il Mulino trecentesco.
A Frontino non solo il rispetto del passato, ma spazio anche all’arte moderna con le opere di Franco Assetto allestite in un Museo dedicato.
Il territorio di Frontino-Montefeltro è inoltre ideale per gli amanti dello sport, specie se su due ruote: su questi pendii si allenava anche l’indimenticabile Marco Pantani.
Con Pizzighettone e Frontino sale quindi a 215 il numero di Bandiere Arancioni assegnate dal TCI: per la provincia di Cremona si tratta del primo riconoscimento, mentre le Marche con questa nuova assegnazione diventano la terza regione più “arancione” d’Italia, in compagnia dell’Emilia-Romagna.
Qui si possono scoprire tutte i borghi eccellenti che hanno ottenuto il riconoscimento delle bandiere arancioni del TCI.