NEI DENTORNI DI BUENOS AIRES: TIGRE SUL DELTA DEL RIO PARANA’

Buenos Aires è certamente una gran bella città, e delle sue varie proposte culturali vi abbiamo parlato qualche tempo fa in questo articolo.
Adesso, però, è arrivato il momento di andare oltre e di fare un salto nei dintorni, alla ricerca di un po’ di natura ed, in teoria, di un po di tranquillità. E allora, perché non valutare una gita fuori porta, alla scoperta del Delta del Rio Paranà, e della suggestiva cittadina di Tigre? Che ne pensate? Ci andiamo insieme?

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UN PICCOLO PARADISO FLUVIALE

Tigre è una piccola località turistica a circa 30 km a nord di Buenos Aires, e come detto, costituisce un’ottima opportunità di evasione dal caos metropolitano, per questo eletta sin dai primi decenni del 900 dall’aristocrazia portena, quale luogo di villeggiatura e descanso.
La sua particolarità è nella posizione geografica: sorge infatti sul delta del Rio Paranà ed è attraversata da piccoli fiumi e ruscelli che formano numerose isolette dalla fitta vegetazione. Da sempre importante punto di riferimento per il trasporto e la lavorazione del legname, Tigre è anche un vivace centro di artigianato. La città è ricca di negozi d’antiquariato oltre che di bar e ristoranti sul lungofiume. È una meta turistica frequentata tutto l’anno, rinomata principalmente per il patrimonio naturalistico circostante, bellezza che ovviamente non ha tardato ad attirare molti turisti, a volte anche troppi.

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“A parte i mesi estivi di gennaio, febbraio e marzo, Tigre mantiene ancora quell’atmosfera che caratterizza tutte le città perse nel tempo ed avvolte da un’aurea di piacevole apatia”

LA QUESTIONE TURISTICA

La questione turistica è, però, un argomento dibattuto all’interno della comunità autoctona che ha nei tratti somatici caratteri indios. La preoccupazione che il turismo spazzi via la semplicità di un posto così naturale come Tigre esiste e come, ma fortunatamente la popolazione si oppone fermamente alla creazione di un “Colony Park”, cercando di proteggere i segreti della selva e dei dedali fluviali, mantenendo ben distinta la parte urbana da quella agreste.
Le varie isolette si trovano sull’altra sponda del Rio e per raggiungerle sarà necessario prendere un’imbarcazione, dinamica che preserva Tigre dalle grandi folle, che tutt’al più si riversano nei locali del centro cittadino.
In pratica esistono due mondi paralleli: quello naturale e bucolico del fiume, e quello commerciale e turistico del paese.

“A Tigre persiste ancora una comunità autoctona ben radicata nel territorio, fortemente legata al fiume e al suo mondo magico e incantato. Tuttavia, l’onta del Turismo di massa incombe come una nuvola scura sul grande Delta del Paranà.”

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ALLA SCOPERTA DEL RIO PARANÀ

Da Tigre infatti è possibile navigare il Rio Paranà, che con i suoi 4880 km è considerato il secondo fiume più lungo del Sud America, dopo il Rio delle Amazzoni (della cui navigazione vi parliamo qui) .
Per le escursioni verso alcune delle numerose isole, si parte dalla Stazione di Tigre e si naviga su battelli che fungono anche da mezzo di trasporto per i residenti. Molte isole dispongono di ristoranti e lungo i numerosi canali che attraversano la regione come in un labirinto, si incontrano vari tipi di abitazioni, dalle umili baracche alle ville più eleganti. Molte altre isole invece preservano fortunatamente un atmosfera integra e distaccata, dove ancora la gente vive in maniera semplice in case di legno in riva al fiume. Lo scenario è davvero suggestivo.

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Per ciò che riguarda le escursioni in barca, le opzioni sono due: pagare un’agenzia turistica per un’ora di navigazione tra i canali, oppure prendere una “lancia di linea”, il mezzo usato dai locali. Nel caso di questa seconda opzione l’unico inconveniente è che, una volta sbarcati, è necessario aspettare la lancia di ritorno. Qualsiasi sia la vostra scelta, troverete agenzie e fermate lungo i canali.
Una volta tornati nella zona urbana, potete fare un giro tra le strade della città che si presenta molto accogliente. Nell’area del vecchio mercato della frutta, sulla sponda del fiume, si trova il caratteristico Puerto de Frutos (“porto dei frutti”) che adesso ospita una fiera dell’artigianato.

“I tempi sono cambiati rispetto a quando Tigre era un vivace punto di intercambio, quell’atmosfera di via vai dovuta allo scarico e carico merci è svanita, è tutto ha lasciato il posto a ristorantini e bar.
Gli unici luoghi che mantengono un che di originalità e semplicità sono quelli all’interno dei canali, avvolti dalla selva e bagnati dalle acque limacciose del Rio.”

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Se avete tempo fate una visita al MAT, il Museo di Arte Tigre. Si tratta di un bellissimo edificio storico dei primi ‘900, dove un tempo si riuniva l’élite porteña per fare sport (tennis e canottaggio principalmente) e per organizzare feste e riunioni sociali. In questo scenario d’eccezione è possibile ammirare capolavori dell’arte argentina del XIX e XX secolo. Aperto dal mercoledì al venerdì dalle 9 alle 19, sabato, domenica e festivi dalle 12 alle 19.

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COME ARRIVARE A TIGRE

Per raggiungere Tigre, avete due possibilità, il treno della costa o il treno di linea.
Il primo parte dalla Stazione di Maipù (nel Barrio di Olivos, nelle immediate vicinanze della residenza presidenziale), è più turistico e quindi più costoso. La corsa dura poco più di 30 minuti. Prima di arrivare a destinazione attraversa tutta la zona nord della gran Buenos Aires, facendo 11 fermate, tra cui anche San Isidro. L’ultima fermata è quella che vi interessa e si chiama Delta.
Ci sono corse ogni trenta minuti, 6.50 del mattino fino alle nove di sera.
La seconda opzione, quella più comune ed economica, riguarda il treno di linea, con partenza dalla stazione di Retiro. Linea di riferimento: Mitre. Durata del viaggio: 50 minuti.

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