Caro P.
Eccomi ricomparire, e scriverti alla vigilia del viaggio più importante, da Dicembre torno in America Latina e, partendo da Buenos Aires, cercherò di attraversarla tutta, risalendo tutto il grande Rio delle Amazoni, fino a Los Angeles.
Saranno 24000 km senza mai prendere aerei. Un’impresa entusiasmante, emozionante che non potevo non condividere con te!
Eh si, perché averti incontrato è stato un avvenimento decisivo della mia vita. Sei tu che, sin da subito, mi hai alimentato quel fuoco che condividiamo e che ci porta sempre in giro per il mondo alla ricerca di un qualcosa che per noi è fondamentale.
Anche se non ci vediamo quasi mai, voglio che tu sappia che non dimenticherò mai quello che hai fatto per me, quando, mi hai preso per mano, e mi hai portato sempre con te, ad attraversare Oceani, città, foreste, grotte e soprattutto mi hai dato coraggio.
Ricordo ancora quando sono venuto per la prima volta a casa tua, quando abitavi in quel piccolo monolocale, mi si aprì un mondo: vidi cose che non avevo mai visto. Bottigliette di vetro con sabbie esotiche, occhialini rudimentali costruiti a mano da chissà quale pescatore filippino, manufatti da tutto il mondo, e poi pile di libri, la mia grande passione. Ricordo ancora un Libricino di racconti scritto da uno scrittore cileno, Francisco Coloane, e poi cimeli imperdibili dei tuoi viaggi, tra coralli, foto di squali.
Folco Quilici, Saramago, e soprattutto l’Odissea di Omero.
Quel giorno capii che, per essere felice, avrei dovuto ascoltare il mio sogno, viaggiare il mondo, scoprire la Terra, nella sua estensione, nella sua grandiosità e meraviglia.
È così feci, non persi tempo e ti seguii immediatamente, nelle Filippine prima (il mio primo volo intercontinentale), poi alle Maldive, e li conobbi, come mai prima, la poesia, la forza e l’immensità del Mare; ti seguii persino in Malesia, senza dimenticare gli indimenticabili Week end sorrentini.
Dopo la Malesia, di fatto ci salutammo, era arrivato il momento di andare da solo, con le mie gambe in giro per il mondo. E da allora non mi sono mai fermato, come ti promisi una volta, in onore anche della tua passione.
Ora sono qui a programmare un viaggio immenso, senza dimenticare la nostra amicizia, in fondo quello che lega le nostre vite, oltre alla passione per il mare, è un qualcosa di più profondo: l’amore per la vita, e il dovere di viaggiare per viverla tutta fin quando sarà possibile.
Grazie per tutto
Ora, come qualche volta accade, ma solo qualche volta, l’alieno ha superato il maestro.
Ora sarai tu a seguirmi. E non potendolo fare di persona lo potrai fare sul mio sito www.vitaminaproject.com
Lo aggiornerò in continuazione ad ogni tappa del mio lunghissimo viaggio.
Lo faccio per tutti quelli che sognano solo con la mente e non possono farlo con il corpo.
Lo faccio per tutti coloro che mi hanno insegnato più di qualcosa e che mi hanno iniziato all’arte del viaggio, un arte che conserverò gelosamente e magari un giorno la insegnerò ad un giovane allievo, che, con una luce viva negli occhi, mi chiederà di raccontargli uno dei miei viaggi.