Le migliori destinazioni per gli amanti del caffè
Ami il caffè al punto da volerne conoscere l’intera filiera, o ancor meglio le regioni dalle quali provengono i chicchi
La regione di Ixil si trova sul versante nord dei Monti Cuchumatanes, nel dipartimento del Quiché che ha in Santa Maria Nebaj, San Juan Cotzal e San Gaspar Chajul i vertici del cosiddetto “triangolo Ixil”. Ci troviamo in una remota valle compresa tra i 700 metri delle “aguas calientes” e i 3000 metri, che diventano 3350 metri nel punto più alto, tra Chiantla e Huehuetenango.
La regione Ixil presenta un ecosistema molto vario ed è perciò adatta ad ogni tipo di attività, dalle escursioni in collina a quelle più impegnative ad alta quota, dai sentieri naturalistici alle passeggiate che costeggiano i fiumi, senza trascurare le scenografiche cascate presenti nella zona.
Inoltre in questa regione vivono da oltre 1400 anni i Maya-Ixil; essi si dedicano principalmente all’agricoltura e all’allenamento. Oggi l’84% della popolazione è indigena e vive ancora parlando la lingua Maya e indossando (soprattutto le donne) i costumi tipici, chiamati “huipiles“.
A causa della particolare posizione geografica, la regione rimase isolata tra valli e montagne per secoli, fino all’arrivo degli Spagnoli che, con l’aiuto dei Kichès, riuscirono ad assoggettarne questi territori.
Oggi la cultura Maya-Ixil è riconosciuta quale patrimonio culturale del Guatemala, ma fu seriamente compromessa dagli sviluppi della guerra civile, che paralizzò il Paese per circa un trentennio (1960-1996). Fu questo un periodo buio della storia guatemalteca, perché furono messe in atto da parte dell’allora regime militare gravi e brutali campagne di pulizia etnica. Furono sterminati oltre 200.000 indigeni. Tali rappresaglie non risparmiarono la zona del Quichè, abitata appunto dai Maya-Ixil.
“Quando siamo in viaggio, Giulia ama fotografare le persone che incontriamo, ama far loro dei ritratti. Non si tratta di rubare istanti o attimi fuggevoli, o invadere la privacy altrui, per lo più significa interagire con la gente, entrare nelle loro case, o nei loro mondi, e la cosa che ogni volta mi stupisce di più è l’atmosfera di cordialità, spensieratezza e gioia che si viene a creare. Con il sorriso si può andare ovunque, con il rispetto si può chiedere qualsiasi cosa.
La risposta sarà sempre e comunque SI!”
Oggi la regione è un importante punto di riferimento per il cosiddetto eco-turismo, infatti molti viaggiatori giungono qui per fare escursioni e trekking alla scoperta delle scenografici pendii circostanti. A tal proposito, una volta arrivati a Nebaj cercate di procurarvi la “Guia de Senderismo- Región Ixil”, esiste solo in spagnolo, ma è veramente utile per scoprile tutti percorsi e i cammini da fare per scoprire la regione, da quelli di un giorno a quelli di una settimana. Per procuravela potreste chiedere ai ragazzi dell’Hotel Villa Nebaj o del Ristorante “El Descanso”.
Nella regione denominata Ixil il clima cambia a seconda dell’altitudine, durante la stagione delle piogge (da metà Maggio ai primi di Novembre), però, piove molto e dappertutto. Se passate di qui in questo periodo basta prendere le giuste accortezze: di solito comincia a piovere nel pomeriggio, perciò uscendo presto la mattina potrete dedicarvi alla scoperta del territorio, evitando di di bagnarvi.
L’arrivo a Nebaj è un salto nel tempo, in un tempo privo di grazia, grigio e senza sole. Domina il cemento in costruzioni disordinate, unici spunti: una grande piazza, nucleo della vita civile, una chiesa candida e maestosa, ed un murales che come un colossal si dirama sulla parete proprio accanto alla chiesa. Nebaj è brutta, ma è viva e, soprattutto, è originale. La sua gente vive fedele alla propria origine Maya, rispettando i costumi e le tradizioni di antenati saggi e sempre discreti.
Santa Maria Nebaj, Nebaj per comodità, è il centro più importante della regione e svolge questo mandato con fierezza. L’abitato si trova proprio ai piedi della Sierra de los Cuchumatanes, a circa 2000 metri s.l.m., e conta una popolazione di oltre 5 mila famiglie, molte delle quali vivono in condizioni di povertà.
Per visitare la regione Ixil si parte da qui, Nebaj è infatti il centro più attrezzato ad accogliere viaggiatori. I giorni di mercato, giovedì e domenica, il Pueblo si anima e mette in mostra tutta la sua vocazione commerciale. Agricoltori e artigiani giungono dai paesini vicini per esporre la propria merce.
Nebaj, nonostante la sua sgraziata veste urbanistica, offre tutti i servizi base richiesti dal viaggiatore: Internet, bancomat, strutture ricettive per tutti i gusti ed anche un ospedale nazionale, in caso di emergenza. I bus e i collegamenti vari per tutti i municipi circostanti partono dal centro di Nebaj.
Il 15 agosto, giorno della festa patronale, la città si veste a festa e si ritrovano qui numerose confraternite che sfilano in onore della Vergine dell’Assunta.
Da tener presente: I trasporti verso i villaggi circostanti scarseggiano, ad eccezione dei giorni di mercato (giovedì e domenica) quando tutti si muovono verso Nebaj per vendere i propri prodotti. I villaggi sono mondi molto diversi dalla città, molto più tradizionali.
Il pueblo di San Juan Cotzal si trova ai piedi dei monti Cuchumatanes, a 1797 metri s.l.m, e confina a nord con San Gaspar Chajul, a est con San Miguel Uspantan, ad est con Santa Maria Cunen e ad ovest con Santa Maria Nebaj.
Prima che venisse realizzata la strada Sacapulas-Nebaj, Coatzal era il pueblo più grande della regione. Poi tutto cambiò in favore di Nebaj. Nonostante il ridimensionamento, però, Coatzal ha mantenuto il prestigio e l’importanza strategica all’interno della regione. Il suo mercato è ancora uno dei più importanti della zona e si svolge il mercoledì e sabato tra le stradine a ridosso della piazza centrale.
Tra le attrazioni principali della città ci sono le Cascate di Santa Avelina, che sono raggiungibili a piedi in quindici minuti dalla piazza centrale. Queste cascate di acqua cristallina ci introducono in un paesaggio bucolico e magico, dove è possibile ammirare arcobaleni di vapore acqueo e una vegetazione rigogliosa che lascia senza parole.
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