AMAZZONIA BRASILIANA: ALTER DO CHAO E LA FORESTA INCANTATA

QUANDO IN AMAZZONIA PIOVE

In Amazzonia, durante la stagione delle piogge, può piovere per giorni interi, senza mai smettere. Così, i fiumi ingrassano senza ritegno e le foreste si allagano, diventando dei mondi ancora più  magici. Risalire il Rio delle Amazzoni durante questa stagione è molto difficoltoso, ma è sicuramente un’esperienza unica perché tutto è al massimo del rigoglio. Uno dei luoghi più suggestivi da dove ammirare lo spettacolo della Foresta allagata è Alter do Chão, un delizioso villaggio, situato alla confluenza di una laguna e del grande Rio Tapajos, uno dei principali affluenti del Rio delle Amazzoni.
Durante la stagione secca, Alter do chão ospita centinaia di turisti che vi arrivano direttamente da Santarem per popolare le bianche spiagge di fiume e per fare escursioni nella foresta circostante. Ma durante la stagione delle piogge, tutto viene sommerso dalle acque del Rio in crescita, e Alter do Chão cambia totalmente fisionomia. Noi eravamo forse arrivati nel periodo sbagliato? Forse no!

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IL MONDO INCANTATO DI ALTER DO CHAO

Una delle principali attrazioni di Alter do Chao è la “Foresta Incantata”, che si può visitare solo durante la stagione delle piogge, quando la selva si allaga a causa della grande quantità di precipitazioni che rigonfiano le acque del rio Tapajos.
Noi, ingolositi dalla possibilità di incontrare le creature fantastiche che popolano la foresta, non ci abbiamo pensato due volte ad affittare una canoa e ad andare alla scoperta di quel mondo misterioso. A volte, la realtà supera la fantasia, e finisce per accrescere lo stupore di noi semplici mortali. Infatti, ci siamo ritrovati ad ammirare senza parole uno spettacolo unico, che cresceva man mano che i remi spingevano la nostra canoa dentro una selva sempre più fitta.

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Sotto il dolce fluire del “legno”, ci siamo ritrovati a schivare alberi completamente sommersi dall’acqua, mentre rami frondosi ci sfioravano delicatamente la testa, solleticandoci la fantasia. In quelle acque vivono boa, coccodrilli, caimani, pesci leggendari, come il peixe-boi, che può arrivare a pesare anche 300 kg. Più in alto, invece, sulle cime degli alberi vivono bradipi, macachi, ed infinite specie di uccelli, come il picchio verde.
Con occhi di bambini abbiamo immaginato di scorgere persino gnomi, folletti ed elfi; riuscivamo persino a sentirne i bisbigli e le risa. Stavamo forse sognando, oppure stavamo finalmente vivendo i nostri sogni? Di certo eravamo vivi.

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L’insistente suono della pioggia, però, ci ha fatto ridestare da quei sogni ad occhi aperti, riportandoci a questioni ben più immediate. Cosa fare? Se la pioggia non smette, è praticamente impossibile ripartire da qui…

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“Certo, saremmo dovuti rimanere lì almeno un altro giorno, e Mario, il proprietario della pousada, ne sarebbe rimasto felice, essendo noi gli unici ospiti.
Li su nel cielo, però, qualcuno si dimostrò clemente, e la pioggia diminuì gradualmente, fino a quando non smise, facendo aprire il cielo come per miracolo.
Finalmente! Io e Giulia, sorpresi di tanta grazia, ci guardammo abbracciando un unico pensiero. Il tempo di correre in camera per rifare gli zaini, controllare che non lasciassimo nulla, saldare il conto con lo sfiduciato Mario, e in un baleno ci precipitammo verso la fermata bus che si trovava giusto nelle retrovie della nostra pousada. Un autobus con la scritta “Santarem” stava
passando proprio in quel momento e noi potevamo così seguire il nostro viaggio diretti in un luogo ancora più magico e antico: la Floresta Nacional de Tapajos, un’area totalmente preservata dove tuttora vivono comunità indagine, e dove noi potevamo continuare ad approfondire il legame sempre più solido con la Foresta Millenaria e con tutti i suoi favolosi abitanti.”

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