VACANZA IN BARCA A VELA: TUTTI I PRO E CONTRO

Avete mai pensato di fare una vacanza in barca a vela? La verità è che si tratta di una delle esperienze più belle in assoluto. Certo, al primo impatto, viaggiare in barca può sembrare una cosa complicata perché impone di seguire regole specifiche, a volte categoriche; dopo i primi giorni, però, se ci si lascia fluire, tutto diventa più semplice fino a quando non ci si aprono dinnanzi le porte di un nuovo mondo, poetico e meraviglioso, fatto di mare, vento e salsedine.

Angoli incantati di Baja California – La baia di Aguas Verdes

LA NOSTRA ESPERIENZA DIRETTA A BORDO DI DURLINDANA

Per non rischiare di cadere nella retorica, e soprattutto per provare a parlare con cognizione di causa, prendiamo spunto da un nostro recente viaggio fatto a bordo di Durlindana, il ketch di 21 metri con cui abbiamo navigato per 9 giorni nel Mar de Cortez, alla scoperta di uno dei paradisi più incontaminati del Messico, la Baja California.

Durlindana (alla fonda), la barca a vela con cui abbiamo navigato il Mar de Cortez
  • L’incredibile storia di Andrea & Chicca, naviganti dei 7 mari a bordo di Durlindana, VE LA RACCONTIAMO QUI

Fare un vacanza in barca a vela è un’esperienza fantastica per chi, come noi, ama il mare, e che potrebbe essere estremamente affascinante per chi, invece, cerca nuovi stimoli di viaggio. Un’esperienza che però, come ogni cosa, ha i suoi pro e i suoi contro. Analizziamoli insieme.

In barca si condividono spazi, ma soprattutto storie e racconti di vita

“Prima di addentrarci nella questione, però, una domanda secca: è richiesta esperienza di navigazione per fare un’esperienza del genere?
No, solo attenzione, voglia di mettersi in gioco e capacità di adattamento, giacché le dinamiche in barca sono completamente differenti da quelle in terra. La differenza, ovviamente, la fa il Comandante con la sua esperienza e ricordatevi che quando siete a bordo siete ufficialmente parte dell’equipaggio. ” 

IL PRIMO IMPATTO CON LA BARCA

Effettivamente, la prima volta che si mette piede su una barca a vela e ci appresta al primo viaggio in mare, ci si sente un po’ disorientati. L’impatto è forte, quasi scoraggiante: tante regole da tenere a mente, gerarchie da rispettare, e controindicazioni da considerare, come per esempio mal di mare. Poi, però, dopo i primi giorni, quelle che sembravano regole ferree, diventano automatismi e la vita in barca si fa più fluida, diventa più godibile, specie quando ci si rende conto del privilegio di stare a diretto contatto con il mare e con la natura più pura.

In primo piano, Corrado in azione, agli ordini del comandante Andrea Pestarini

ALCUNE REGOLE FONDAMENTALI

Come tutte le cose, si parte sempre da zero, perciò proviamo ad abbozzare un decalogo di regole da seguire, che diano un senso pratico di ciò che effettivamente vi aspetta nel caso in cui scegliate di fare una vacanza in barca a vela.

  1. Prima di tutto, il RISPETTO PER IL MARE, giacché siamo suoi ospiti.
    Perciò, adeguiamoci alle disposizioni: in mare vanno solo rifiuti organici (tra i quali è compresa anche la carta igienica), il resto lo conserviamo, fino a quando non torneremo a terra. Un’occasione per essere più responsabili e attenti a cosa, quanto e come consumare!
  2. Restando in ottica “sostenibile”, giacché una barca ha delle risorse limitate, soprattutto in vista di medio-lunghe navigazioni, ANDRANNO MODERATI I CONSUMI DI ACQUA ED ELETTRICITA’.
    In termini pratici, significa farsi docce rapide, chiudere l’acqua mentre ci si insapona o ci si lava i denti. Lo stesso vale per l’elettricità, quindi spegnere tutto quello che non serve, considerando però che quando si è in navigazione, l’energia viene fornita dalle batterie che alimentano tutti gli apparecchi della barca; inoltre si può approfittare quando c’è il generatore acceso (di solito un paio di volte al giorno, per un tempo limitato, un’ora la mattina e una la sera.)
  3. Capitolo bagno: forse il più delicato. NON BUTTARE ASSOLUTAMENTE CARTA IGIENICA NEL WATER, ma nell’apposito cestino. Nè far cadere i capelli nello scarico (tutto per ovvi motivi).
  4. Quando si è in barca, USARE SCARPE SPECIFICHE oppure ANDARE SCALZI.
  5. In alcune barche, come Durlindana, parte della struttura e dei rivestimenti sono in ferro, perciò è bene FARE ATTENZIONE A NON LEVIGARE LA SUPERFICIE, trascinando cose, o lasciando in giro oggetti, specie durante la navigazione.
  6. A proposito di navigazione, BLOCCARE SEMPRE LE PORTE, o chiuderle, evitando così che all’oscillare della barca vadano sbattendo.
  7. RISPETTARE I RUOLI, la parola del Comandante è legge. Prima di prendere qualsiasi iniziativa, è bene interpellarlo. In tutti i casi su una barca, piccola o grande che sia, vigono delle gerarchie che vanno rispettate.
In primo piano, il Comandante di Durlindana, Andrea Pestarini

In generale, la vita a bordo è un mix di attività fisica, durante la navigazione, ma anche di relax e spensieratezza, quando alla fine della giornata, ci si ferma in un approdo sicuro, che sia una baia protetta e desolata, o in un porto.

Uno dei tanti momenti di relax, è fine giornata, c’è chi cucina e c’è chi legge.

IL BAGAGLIO: COSA PORTARSI A BORDO

Già il bagaglio. Cosa portare, e cosa non? Molto dipende da dove siete diretti e da che tipo di viaggio vi aspetta, perché è evidente che se andate al caldo, l’occorrente da considerare sarà minimo, se invece siete diretti, ad esempio, in Antartide o Patagonia, dovrete ponderare il bagaglio con maggior accuratezza. Onde evitare di essere troppo vaghi, TROVATE QUI UNA GUIDA PRATICA IN BASE ALLA DESTINAZIONE SCELTA.

CHE SI MANGIA A BORDO?

Prima di salutarvi, sappiate che, se siete fortunati come noi su Durlindana, durante la vostra vacanza in barca mangerete anche da Dio.
Nel nostro caso era Chicca ad occuparsi della cambusa e quindi a proporre il menu, dobbiamo dire sempre molto gustoso e originale.

Una delle ricche cene preparate da Chicca, oltre che cambusiere, comandante in seconda.

Continua a leggere...