MYANMAR: NAVIGARE VERSO IL LAGO INLE IN MANIERA ALTERNATIVA

I paesaggi del Lago Inle scorrono inalterati, poetici e bellissimi, come se facessero parte di una dimensione parallela e irragiungibile.
Noi passiamo, senza intaccare minimamente la loro splendida monotonia, come in una tela metafisica, fatta di nebbie e colori immaginari.
Siamo fortunati ad assistervi, e lo siamo ancor di più perchè abbiamo trovato un modo alternativo per raggiungere le acque del grande Lago, cuore e fonte vitale di un Myanmar sempre più spettacolare.

LA STRADA PER IL LAGO INLE

Abbiamo trovato una piccola lancia (imbarcazione in legno, dalla forma allungata, dotata di motore) che, da un anonimo molo nei pressi di Loikaw, parte per risalire la fitta rete di canali, che prima o poi sfoceranno nel Lago Inle.
Il Lago Inle è il più grande bacino d’acqua interno del Myanmar, un micro-mondo sulle cui sponde trovano spazio vitale villaggi flottanti e persino orti galleggianti. Da secoli, le popolazioni locali vivono in simbiosi con un eco-sistema principalmente acquatico.
Passare per di qui, risalire questi canali, è stata una delle cose più emozionanti del nostro articolato viaggio in Myanmar.

“Il nostro viaggio sta prendendo una piega interessante. I primi giorni sono stati di assestamento, ma ora ci sembra di essere entrati nel vivo. Stiamo seguendo la scia e le sorprese non tardano ad arrivare.
Per raggiungere il lago Inle, siamo saliti su una piccola imbarcazione ed abbiamo viaggiato sulla scia di acque calme e scure, in mezzo a villaggi flottanti, sotto lo sguardo sincero di gente discreta e accogliente.
Stiamo seguendo il Rumbo e ne siamo felici, il Myanmar si sta lentamente rivelando.”

“TRAVEL LIKE A LOCAL”: IL BELLO DI VIAGGIARE COME UN LOCALE

Al di là dei paesaggi, così esotici e suggestivi, che andiamo via via incontrando, la cosa più bella di viaggiare in Myanmar è quella di fondersi con le persone, adeguarsi ai loro ritmi di vita e soprattutto alla loro logica. Qui, la maniera di spostarsi da un luogo all’altro è completamente diversa dalla nostra, perciò tocca conformarsi.
Come sempre, preferiamo la soluzione di trasporto “locale”, ci vorrà più tempo, e sicuramente staremo più scomodi, ma l’esperienza sarà certamente autentica.

Così, quando partiamo da questo piccolo molo nei pressi di Loikaw, alle propaggini orientali del Myanmar, quasi al confine con la Thailandia, non sappiamo quale sarà il tragitto e soprattutto, non ci è dato sapere il tempo che impiegheremo (alla fine saranno 5 ore!).
Siamo stranieri ed è nostro dovere adeguarci, e pazienza se per 5 ore staremo seduti alla ben e meglio su una tavola di legno, appiattendoci il sedere, la cosa bella sarà far parte di questa situazione qua:

Mimetizzati, si fa per dire, tra la gente del posto. Si capisce che siamo forestieri, certo, ma quel che conta è la nostra predisposizione alla fusione.
Quest’attitudine, la gente la percepisce, e pian piano finirà per abituarsi alla nostra presenza; contemporaneamente noi, continueremo fluire con il viaggio, e ci sentiremo liberi come questi gabbiani che volano sopra la nostra testa.

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Affidati a noi, siamo viaggiatori esperti, conosciamo molto bene queste zone, e saremo felici di mettere al tuo servizio la nostra esperienza.
Noi crediamo in un turismo più lento e responsabile, che privilegi il contatto con i popoli e la natura, e dia priorità all’esperienza diretta.
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