DINTORNI DI RECIFE: OLINDA, PATRIMONIO STORICO DEL BRASILE

Se siete arrivati a Recife, magari sulla scia delle nostre orme, siete molto vicini ad Olinda, un piccolo tesoro coloniale che vi consigliamo di non perdere. Qui si respira Storia, tradizione e folklore, e vi si svolge uno dei 4 carnevali più importanti di tutto il Brasile, assieme a quello di Salvador, Rio de Janeiro e della vicina Recife.
“Oh linda!” esclamarono i portoghesi quando videro le dolci colline che degradavano verso il mare da cui erano venuti; l’idea, immediata, di insediarsi stabilmente su questo promontorio si fece concreta nel 1537, quando fu fondata ufficialmente Olinda, una delle città più antiche di tutto il Brasile.
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UN GIOIELLO COLONIALE

Nominata città Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, Olinda si trova a soli 30 km a nord di Recife ed è, a discapito delle sue modeste dimensioni, un punto di riferimento culturale per tutto lo stato del Pernambuco.
Le sue chiese, musei e strade affascinano inevitabilmente il visitante e lo proiettano alla scoperta di uno dei più fulgidi esempi di cittadina coloniale brasiliana.
Uno dei punti di maggior interesse storico è sicuramente il Convento di San Francesco, il primo che i francescani eressero in Brasile, nel 1585. Tra i vari ambienti che compongono l’edificio, merita particolare attenzione il capitolo, ovvero lo spazio nel quale i frati si riunivano per affrontare tematiche comunitarie e per deliberare. La piccola sala è decorata da splendidi azulejos bianchi, gialli e blu, provenienti direttamente dal Portogallo, mentre il tetto a cassettoni contiene una scena che rappresenta la sacra famiglia.

Imperdibili sono la chiesa e il Monastero di São Bento, in stile barocco-portoghese. Incorniciato da una lussureggiante vegetazione tropicale, il complesso rivela al suo interno un grande tesoro: l’altare maggiore realizzato tra il 1783 e il 1786 interamente in legno, rivestito in oro e adornato da ghirlande di fiori, conchiglie e statue di angeli. Un opera pregevole di chiaro stile rococò che, però, preannuncia tra le sue linee elementi del neoclassico.

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Su Rua do Amparo, nucleo vitale della cittadina, si concentrano invece posadas, ristoranti, musei e laboratori di artisti. Al civico 45 c’è per esempio lo studio di Silvio Botelho, oggi conosciuto come Casa-Museo dos Bonecos Gigantes, dove prendono forma i famosi pupazzi del Carnevale di Olinda. Poco più avanti, invece, al civico 59 c’è il Museo di Mamelungo, dove sono esposti circa settecento pupazzi tipici del teatro nordestino, tra cui marionette che ballano, danzano e interagiscono con il pubblico.
Lo spettacolo completo va in scena al Teatro So-Riso, che si trova in Rua treze de Maio. A proposito di laboratori di artisti, vi segnaliamo quello del pittore João Câmara, conosciuto per le sue opere legate al realismo magico, che però si trova in Rua de São Francisco 157.  
Proseguendo invece la vostra camminata per Rua do Amparo, fermatevi al civico 91 per provare il pau-do-indio, una bevanda preparata con 32 erbe diverse, miele e cachaça, dall’indiscutibile potere afrodisiaco.
Ma Olinda, oltre a spunti di carattere storico e culturale, è in grado di offrire viste e punti panoramici davvero accattivanti, che spaziano sull’Oceano e sulle moderne costruzioni della vicina Recife, divisa da Olinda solo da un gioco di ingannevoli prospettive. Due ottimi mirador sono il cortile del Seminario de Olinda e lo spiazzale della Igreja da Se.
 
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IL CARNEVALE DI OLINDA E LA RIVALITÀ CON RECIFE

Al Carnevale di Recife risponde il Carnevale di Olinda, la rivalità culturale tra le due città si esprime anche in questi termini! Sicuramente entrambe sono in grado di offrire un’interpretazione unica di quella che è senza dubbio la festività più importante del Paese.

Durante i sei giorni di festa, che vanno dal venerdì al mercoledì delle ceneri, un afflusso enorme di gente invade Olinda, per assistere alle molteplici rappresentazioni di uno dei Carnevali più genuini del Brasile.

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La festa si svolge principalmente nel Centro Storico, dove sfilano club, blocchi, maracatus, scuole di samba, e danzatori a ritmo di frevo. Una delle caratteristiche principali del Carnevale di Olinda è la presenza di pupazzi giganti di cartapesta. Il più famoso è l’Uomo di mezzanotte, che sin dal 1932 ha il compito di inaugurare ufficialmente le manifestazioni, alla mezzanotte del sabato. La sua compagna, la Donna di mezzogiorno, entrò in scena ben trent’anni più tardi, 1967.
Il lunedì si svolge invece il suggestivo incontro dei maracatus (ovvero danzatori che si muovono a ritmo di maracatu, una danza tradizionale), guidati dal Maestro Salustiano, da anni un’istituzione della cultura popolare pernambucana.
La sfilata dura tutto il giorno, parte proprio dallo studio artistico di Maestro Salustiano, la Casa da Rebeca, e si conclude nello Spazio Culturale Ilumiaria.
 
 

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