Un Viaggio lungo tutta l’America Latina, tanti paesi, colori e culture differenti
Se stai pensando di fare un viaggio in Thailandia ci sono alcune cose che devi considerare al fine di vivere al meglio la tua permanenza; tra queste, oltre ad informarti su quali visti servono per entrare nel Paese, ti consigliamo di approfondire un tema altrettanto importante: ovvero, quale tipo di patente serve per guidare in Thailandia.
Noi siamo partiti una quindicina di giorni fa e siamo ancora in Thailandia, dove rimarremo fino ai primi di giugno. Se vuoi sapere di più sul nostro viaggio di scoperta, ti rimandiamo a ques’altro articolo, oppure seguici sul nostro Canale Instagram, dove condividiamo tante tips di viaggio e info utili per viaggiare in maniera indipendente.
Prima di approfondire l’argomento “Patente” ti facciamo un’altra raccomandazione, prendendo spunto dal sito ufficiale della Farnesina, dove si legge che pur non vigendo un obbligo giuridico, è fortemente raccomandata la stipula di una polizza assicurativa sanitaria, per l’intero periodo di permanenza in Thailandia. Le strutture ospedaliere locali prevedono, infatti, per gli stranieri costi considerevoli, anche per interventi semplici e per degenze di breve durata. Numerosissimi sono i casi in cui i familiari dall’Italia devono sostenere, spesso con grandi sacrifici, spese molto elevate per pronto soccorso, interventi e degenze del loro congiunto, sprovvisto di sufficienti risorse finanziarie, perciò, perchè rischiare? Noi non viaggiamo mai senza assicurazione e da qualche mese a questa parte ne abbiamo trovata una con cui ci troviamo benissimo e che ti consigliamo, poi tu sei liber@ di scegliere quella che preferisci, l’importante è che parti “coperto”.
Torniamo, però, all’argomento centrale di questo articolo, ovvero, quale patente serve per guidare in Thailandia?
E’ una questione con cui ci siamo scontrati direttamente al nostro arrivo in terra thailandese e vogliamo condividerti le info corrette, affinché tu possa evitare i nostri errori. Sì, ammettiamo che questa volta, vuoi perché occupati con un lungo viaggio in Giappone e con la rilettura del nostro nuovo libro (che uscirà prima delle state), vuoi perché impegnati a consegnare altri lavori, non abbiamo approfondito l’argomento-patente in terra thailandese, forti del fatto che “tanto né in Myanmar né in Cambogia ne avevamo avuto bisogno”. Così, sia ad Ayutthaya che a Sukhothai abbiamo affittato un motorino (tra l’altro in Thailandia costa pochissimo affittarne uno, tipo 250 bath al giorno, meno di 5 euro) per girare meglio ed essere più autonomi.
Non abbiamo avuto problemi e ci siamo goduti due splendide giornate; però, quando ci siamo presentati in un ufficio di Chiang Mai per affittare una macchina, ci è stato chiesto che tipo di patente avessimo, noi abbiamo tranquillamente risposto: quella italiana. A quel punto l’impiegato, un po’ perplesso, si è subito opposto precisando che per guidare in Thailandia (e quindi per noleggiare una macchina) è necessaria la patente internazionale, che noi non avevamo. “Cavolo, che leggerezza, sarebbe bastata un po’ di attenzione in più e prima di partire saremmo andati a farci la patente internazionale”. Vabbé pazienza, abbiamo pensato lì per lì, possiamo ripiegare sempre sul motorino. E invece, no no, nemmeno quello. In poche parole, in Thailandia, non puoi guidare nessun mezzo a motore se non sei munito di patente internazionale.
Ovviamente per il noleggio del motorino nessuno vi chiederà la patente internazionale, né troverete polizia o forze dell’ordine a controllarvi per le strade (in sud-est asiatico è praticamente inesistente; il problema però potrebbe sorgere in caso (tocchiamo ferro) di incidente. In questo caso, se sprovvisti di documentazione richiesta, ovvero la patente di guida internazionale, nessuna assicurazione (né quella automobilistica, né quella personale per gli infortuni sarà disposta a coprire i danni. Poi siete liberi di comportarvi come credete, l’importante però è che valutiate tutti gli aspetti.
La patente internazionale è un permesso internazionale di guida richiesto in alcuni paesi extraeuropei. Non serve fare nessun esame e lo si può richiedere presso l’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile, oppure rivolgendosi a un’autoscuola (tra le due opzioni, la seconda è ovviamente più costosa, ma ti permette di evitare tutti gli impicci burocratici). In entrambi casi i documenti richiesti sono i seguenti:
Per quanto riguarda la durata, essa si definisce in base alla Convenzione di ratifica:
Per verificare quella che serve a voi vi rimandiamo al portale ufficiale della Farnesina, ViaggiareSicuri.it, selezionate il Paese che vi interessa, in questo caso Thailandia, e andate a verificare il dettaglio alla sezione Documenti di Guida.
Affidati a noi, siamo viaggiatori esperti, conosciamo molto bene questo Paese, e saremo felici di mettere al tuo servizio la nostra esperienza. Noi crediamo in un turismo più lento e responsabile, che privilegi il contatto con i popoli e la natura, e dia priorità all’esperienza diretta. SE VUOI SAPERNE DI PIU’ CONTATTACI , CLICCANDO QUI
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