Le migliori destinazioni per gli amanti del caffè
Ami il caffè al punto da volerne conoscere l’intera filiera, o ancor meglio le regioni dalle quali provengono i chicchi
Per creare un itinerario è necessario prima di tutto avere una visione generale del Paese o dei Paesi che si intendono visitare, valutare bene le distanze e le caratteristiche fisiche, infine la viabilità.
Tutto ciò faciliterà senza dubbio la fase organizzativa e aiuterà a muoversi meglio una volta sul posto. Viaggiare lentamente, senza vincoli di spazio e tempo, non vuol dire viaggiare a caso.
L’informazione fa la differenza, in ogni situazione. Oggi ci sono molti blog e siti di viaggi, come il nostro, che vi introducono con estrema chiarezza alla destinazione che desiderate scoprire, dandovi consigli pratici ed informazioni molto utili.
Nel creare un itinerario, sarà utile partire idealmente dalla destinazione che più vi interessa, inevitabile climax del vostro viaggio.
Una volta individuato il vostro focus, cominciate a studiare come raggiungerlo. Uno studio della viabilità e delle modalità di spostamento all’interno del Paese vi aiuterà anche a capire quali altri luoghi interessanti considerare nei dintorni. Si creerà una rete di luoghi e destinazioni da raggiungere, che fungerà da canovaccio.
L’itinerario si creerà pian piano, arricchendosi gradualmente di nuovi spunti, fino a risultare completo.
Nella fase di pianificazione non bisogna avere fretta. E’ questo il momento più delicato, e anche se fremete dalla voglia di partire e di realizzare il vostro sogno, cercate di mantenere la calma e la lucidità. Per lasciarsi andare ci sarà tempo!
Per chi si mette in viaggio per la prima volta, la tendenza è quella di voler prevedere ogni passo e spostamento. Collegamenti autobus da una città all’altra, orari e quant’altro. È naturale, perché prevedere la propria traiettoria dà sicurezza. Tuttavia, nel caso dei paesi del sud del mondo, come l’America Latina, l’Africa e l’Asia, è sconsigliato seguire un approccio organizzativo troppo rigido.
Per due motivi: innanzitutto è impossibile trovare su internet tutte le informazioni che cercate, a meno che non vi mettiate sul computer facendo controlli incrociati e ricerche monumentali; ma anche in questo caso ci sarà sempre un particolare che vi sfuggirà.
Inoltre, la mentalità asiatica e latinoamericana è molto flessibile, perciò le cose possono cambiare all’improvviso, anche a causa, ovviamente, di una latente mancanza di organizzazione, o meglio di una differente impostazione.
Per contro, tale flessibilità vi dà la possibilità di cambiare itinerario in qualsiasi momento, anche all’ultimo.
Perciò il segreto è lasciarsi andare, e rimandare quasi tutto a quando sarete in loco. Il bello dell’America Latina, come dell’Asia, è che ci si può organizzare giorno per giorno, tappa per tappa.
Vigono in questi paesi la libertà e l’improvvisazione, e poco a poco, in viaggio, acquisirete anche voi questa capacità. Vi sentirete privilegiati, orgogliosi di essere diventati più indipendenti di quando eravate partiti.
L’importante è avere una traccia, una meta, ma nel percorso intermedio nulla e nessuno vi vieteranno di fare delle deviazioni. Nel caso in cui abbiate a disposizione un periodo molto ristretto, sarà più difficile concedervi questa libertà, datevi allora delle priorità facendo meno tappe, ed evitando di girare come una trottola. La frenesia e la foga di veder il più possibile si rivelerà sicuramente un approccio infelice, poiché il tempo passerà in un baleno senza che voi siate riusciti ad entrare nella dimensione più autentica e naturale del viaggio.
Affidati a noi, siamo viaggiatori esperti e saremo felici di mettere al tuo servizio la nostra esperienza.
Noi crediamo in un turismo più lento e responsabile, che privilegi il contatto con i popoli e la natura, e dia priorità all’esperienza diretta.
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