Tracce dal Sud è il nostro terzo libro autoprodotto (dopo i due volumi di Guida Vitamina rispettivamente sui Paesi Andini e Rio de Janeiro), e ormai possiamo dire di avere una discreta esperienza in tema di self publishing; siamo sinceri, però, affermando che nessuna delle tre pubblicazioni è stato un percorso facile, per il semplice fatto che auto-pubblicarsi significa fare principalmente tutto da soli, indipendentemente dall’assistenza fornita dai rispettivi distributori, ovvero le piattaforme che si occupano poi di portare il vostro libro nelle librerie online. Al di là delle difficoltà, ci siamo accorti, però, che il self-publishing ha anche i suoi vantaggi, a patto che venga abbinato ad una buona strategia di comunicazione che faccia arrivare il vostro libro ad un pubblico di lettori più ampio possibile.
In quest’articolo proveremo a illustrarvi i principali passaggi dell’auto-pubblicazione, e a farvi tutte quelle considerazioni che speriamo siano utili a chiunque abbia intenzione di pubblicare un libro.
PERCHE’ AUTOPUBBLICARE?
Già, perché scegliere l’auto-pubblicazione invece di seguire la via classica di affidarsi a una casa editrice? I motivi sono vari, e possono dipendere dalla difficoltà di trovare qualcuno che sia disposto a scommettere sul vostro libro, pubblicandolo, alla non convenienza in termini economici di cedere la vostra opera, fino alla scelta ponderata di perseguire la via dell’indipendenza ed essere così liberi da qualsiasi filtro editoriale.
L’autopubblicazione non è da vedersi come un ripiego alla mancata collaborazione con una casa editrice, ma come una grande possibilità di condividere con un pubblico la propria scrittura. Se scegliamo questa via, però, dobbiamo crederci con con tutte le nostre forze, perché saremo soli, saremo l’ago della bilancia della riuscita o meno del nostro progetto. Non avere una casa editrice alle spalle che si occupa della distribuzione e della pubblicità può essere un fattore di difficoltà, ma può essere anche un gran vantaggio verso la libertà, perché non avremo nessun vincolo.
Come vi dicevamo, TRACCE DAL SUD è il nostro terzo libro auto-prodotto, dopo le due Guide Vitamina, e in tutti e tre i casi abbiamo scelto, volutamente, la strada del self-publishing. Prima di tutto perché Vitamina Project è un progetto indipendente e tutte le iniziative ad essa legate vogliamo che rimangano tali; e poi perché auto-producendoci abbiamo avuto la possibilità di firmare i nostri prodotti come meglio credevamo, da un punto di vista grafico e contenutistico. Nello specifico la copertina, l’impaginazione, l’indice sono infatti il risultato di un nostro ragionamento e messa in pratica. Per noi la scrittura è prima di tutto una forma di espressione, una passione nella quale abbiamo sempre riposto grande attenzione e fiducia, e che ha sempre affiancato i nostri viaggi, e pensare di non avere condizionamenti editoriali, ci ha sempre dato grande sollievo.
Un libro auto-pubblicato non vale meno di uno prodotto da una casa editrice, non necessariamente; negli Stati Uniti, per esempio, il self-publishing ha ormai acquisito una discreta fetta del mercato editoriale e sempre più autori scelgono la via indipendente. Perché? Beh, perché potenzialmente è più conveniente. Paradossalmente potreste guadagnare di più con l’auto-pubblicazione che affidando il vostro libro a una casa editrice, che si sa, dovendo rispettare una lunga filiera, trattiene per sè la maggior parte dei guadagni generati dalle vendite (lì dove non chieda addirittura un contributo in denaro all’autore per la pubblicazione). Attenzione, però, abbiamo usato il condizionale perché non è detto che l’auto-pubblicazione porti sicuramente vantaggi in termini economici e, quindi, di visibilità. No, se non è supportata da un piano di comunicazione e promozione adeguato, che ovviamente sarà a carico dell’autore, cioè vostro. La pubblicità è fondamentale. Esistono libri bellissimi che hanno venduto solo poche copie perché non hanno ricevuto una promozione adeguata. Al contrario, esistono libri terribili che hanno venduto tantissime copie grazie a una campagna pubblicitaria ben organizzata. E allora cosa fare per promuovere un libro autoprodotto in maniera efficace? Lo vedremo, ma procediamo per passi.
PRIMA DELLA PROMOZIONE C’E’ LA REALIZZAZIONE DEL LIBRO
Prima della promozione, cosa conta in un libro? Certamente i contenuti e la struttura del libro. Ad attirare l’attenzione del lettore, infatti, saranno fattori immediati quali la copertina, la quarta di copertina e l’indice. Se decidete di autopubblicare il vostro libro, dovrete accertarvi di fare al meglio questi lavori. E se non siete in grado, beh allora dovrete necessariamente rivolgervi a un grafico, e a un buon impaginatore. Inoltre, noi , con il tempo (e con l’esperienza) ci siamo resi conto che l’impaginazione può agevolare o appesantire la lettura. A tal proposito saranno determinanti anche il tipo di font, gli spazi, intesi come interlinea e la grandezza dei caratteri. Da scegliere bene, poi, il tipo e colore di carta, la rifinitura della copertina, il formato, il numero di pagine B/N e a colori. I dettagli insomma. Sono sempre loro che fanno la differenza.
PREFAZIONE, INTRODUZIONE, NOTE E APPENDICI
Saranno importanti anche una buona introduzione, la presenza di note a piè di pagina, e perché no, una prefazione a cura di uno scrittore o di un personaggio noto, che darà maggior credibilità all’opera. Infine i ringraziamenti saranno un’occasione per riconoscere pubblicamente il buon lavoro (se così è stato) dei vostri collaboratori o di chi ha contribuito alla realizzazione del vostro libro. Infine nella quarta di copertina, ovvero nel retro del libro, sarà importantissimo fare attenzione a cosa riportare, perché è da lì che si evincono la trama e l’intenzione dell’opera.
In alternativa, sarà anche utile inserire delle citazioni del libro, delle frasi ad impatto che colpiscano l’attenzione del potenziale lettore.
TRACCE DAL SUD E’ DISPONIBILE IN CARTACEO E IN E-BOOK, PRENOTA LA TUA COPIA QUI
E-BOOK, SI o NO?
Già, una domanda secca: prevedere una versione digitale in formato e-book sarà utile o no? Risposta secca, si! Per più motivi:
- Perché non vi costa niente, infatti, la maggior parte dei distributori vi dà la possibilità di caricare in autonomia e gratuitamente il vostro file, a patto che sia in formato e-pub, ovvero quello consigliato per la pubblicazione digitale, in quanto è accettato da tutti gli store connessi alla distribuzione. Inoltre il formato e-pub è compatibile con la maggioranza dei dispositivi di lettura digitale.
NOTA BENE: l’e-book ha sempre un ISBN differente dal formato cartaceo. (vd. cos’è un ISBN e a cosa serve) - Perché non è vero che nessuno usa l’e-book, questo è un falso mito. Certo, la maggior parte degli appassionati della lettura preferisce ancora il libro cartaceo, ma c’è sempre più gente (per motivi pratici) che si è adeguata alla versione digitale. Perciò non prevedendo l’e-book vi precluderete una fetta (anche se minore) del vostro potenziale pubblico. Per esempio, per chi viaggia molto, pur prediligendo la versione cartacea, alla fine è costretto ad usare l’e-book. Immaginate, per esempio, di portarvi dietro un libro di 1000 pagine, o di 800, una volta terminato, dove lo mettete?
- Le royalties derivanti dalla vendita di una copia in formato digitale sono maggiori rispetto a quelle in formato cartaceo, perché non ci sono per esempio costi di stampa o di invio.
- Mentre una copia cartacea va spedita, l’e-book va semplicemente scaricato, e questo darà la possibilità di essere fruito dai lettori di ogni parte del mondo. Per esempio noi abbiamo amici lettori che vivono fuori dall’Italia e dall’Europa, e se non avessimo previsto la versione digitale, non avrebbero potuto comprare il nostro libro.
- Infine, l’ebook ti da la possibilità di commercializzare prodotti che in cartaceo sarebbero più complicati da distribuire, per via dei colori e delle immagini (anche se c’è da dire che alcuni e-readers sono in bianco e nero), delle illustrazioni e delle mappe, che in formato cartaceo avrebbero dei costi molto alti. Per esempio le nostre Guide Vitamina sono distribuite esclusivamente in formato ebook, perché proprio per via dell’impostazione grafica, e quindi dei costi di stampa, sarebbe stato molto complicato.
IL LIBRO CARTACEO E LA FORMULA PRINT ON DEMAND
Dopo aver risolto i dubbi sul formato digitale, passiamo a ciò che più importa, ovvero la versione cartacea, perché per la maggior parte dei lettori, ma anche degli autori, la soddisfazione più grande è avere il (proprio) libro tra le mani. Già ma come fare, se non abbiamo una casa editrice che ci rappresenta e che si occupa di stampare le copie? Semplice, il print on demand, ovvero la stampa su richiesta. Oggi tutti i distributori funzionano così: stampano la copia dopo aver ricevuto l’ordine, ed ecco che i lettori riceveranno, dopo un periodo di circa 2-3 settimane, il libro direttamente a casa, o nella propria libreria di fiducia. Un meccanismo tanto semplice, quanto efficace, perché permette ai distributori di assolvere gli ordini ricevuti.
CHE COS’E’ UN ISBN E A COSA SERVE?
Facciamo una piccola parentesi tecnica e specifichiamo che l’ISBN (International Standard Book Number) è un codice numerico che identifica a livello internazionale in modo univoco un titolo o un’edizione, cartacea o digitale. Di solito l’ISBN viene viene assegnato automaticamente dal distributore cui affidiamo la pubblicazione/distribuzione del libro. A che cosa serve? Viene utilizzato dalle librerie per rintracciare e gestire i titoli in commercio, e diventa fondamentale per le dinamiche della distribuzione ufficiale, giacché senza di esso, la pubblicazione non ha valore commerciale e, poi, non è protetta. A noi ci piace definire l’ISBN come il codice fiscale di un libro. Non è l’unica possibilità per l’identificazione di un libro, perché alcuni players internazionali adottano soluzioni alternative, come ad esempio Amazon che utilizza un proprio codice, l’ASIN (Amazon Standard Identification Number), ma è quella ufficialmente riconosciuta dalla comunità editoriale internazionale.
NOTA BENE: come già detto sopra, l’ISBN (sia per il formato cartaceo che per quello digitale) viene rilasciato dal distributore (gratuitamente o no) nel giro di 12/24 ore.
CHI SCEGLIERE PER DISTRIBUIRE IL TUO LIBRO?
Altra domanda chiave, a quale distributore affidarsi per la distribuzione del vostro libro? La risposta è non necessariamente Amazon! Per vari motivi, primo per non alimentare il giogo di una grande multinazionale che ormai monopolizza il mercato, secondo perché le royalties che rilascia sono meno convenienti rispetto agli altri distributori, e poi perché non Amazon, come abbiamo visto, non rilascia un codice ISBN, ma un ASIN.
Noi abbiamo scelto Streetlib, una casa editrice italiana operante nel settore dell’editoria elettronica. Con loro abbiamo pubblicato tutti i nostri libri e ci siamo trovati molto bene sia nel processo di pubblicazione che di assistenza. Sono sempre molto presenti e pronti a risolvere ogni nostro dubbio o perplessità.
STRATEGIE PROMOZIONALI
Arrivare alla pubblicazione è stata un’avventura, e finalmente il nostro libro è acquistabile presso le principali librerie on-line (da Feltrinelli a Mondadori, da Ibs ad Amazon). Una grande soddisfazione per qualsiasi autore, ma non finisce qui, anzi è solo l’inizio, perché adesso viene il bello: promuovere il nostro libro e farlo conoscere ad un pubblico ampio e ricettivo. Per far ciò sarà necessaria una strategia efficace e soprattutto pianificata, in assenza della quale, probabilmente avremo fatto solo un buco nell’acqua.
“Il tuo può essere anche il miglior libro del mondo, ma se non viene pubblicizzato, nessuno lo comprerà. Può sembrare un’ovvietà, ma di fatto non lo è. Ecco perché non basta auto-pubblicare un libro, ma sarà necessario promuoverlo tramite una strategia efficace.“
E allora come fare in modo di far arrivare il nostro libro a un pubblico ampio di potenziali lettori? Facile, facendo parlare del libro il più possibile, spoilerarlo presso radio e riviste locali, riviste di settore, ma soprattutto presso radio e riviste nazionali, quotidiani, magazine online, o anche blog seguiti o account instagram/facebook seguiti. Si, certo, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, perché non è facile fare in modo che questi canali menzionati siano disposti a darci spazio e visibilità, e per farlo, sarà necessario incuriosirli, facendogli capire che l’argomento del nostro libro può interessare una buona fetta di pubblico. D’altronde sia radio che riviste, quotidiani o blog sono sempre alla ricerca di buoni contenuti, così se il nostro libro vale e pensiamo che possa suscitare interesse, ebbene presentiamolo per ciò che vale. Per vendere più copie del nostro libro, dovremo poi abbinare alla promozione, una tattica per incuriosire i followers della nostra pagina facebook o account, quindi mostrare parti del nostro libro tramite le stories instagram, condividere eventuali feedback di lettori o recensioni positive, insomma dare la percezione al nostro pubblico che il libro in oggetto è sempre al centro dell’attenzione. Più ne parliamo e più la gente si incuriosirà e, magari finirà per volerlo leggere. Certo, sempre con tatto, senza risultare pedanti o eccessivamente insistenti. E’ sempre un gioco di equilibri tra noi e il nostro (potenziale) pubblico.
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