DOVE SBARCARONO I PRIMI CONQUISTATORI
“Arrivammo a Porto Seguro dopo varie ore, con autobus diretto da Rio. Per la verità un bel po’ di ore. Dopo una notte di viaggio, l’alba ci parve rivelatrice. Un nuovo giorno si apprestava a splendere su di noi e sulla Bahia. Qualcosa stava cambiando, un mondo nuovo si stava creando dinnanzi ai nostri occhi. ”
C’è chi dice che nello stato di Bahia il tempo non passi mai, e che l’ambiente sia rimasto fondamentalmente lo stesso da come Cabral ( l’esploratore portoghese che “scopri” il Brasile nel 1500 ) lo trovò per la prima volta, quando approdò su queste coste: spiagge deserte, ed una Mata atlantica vergine. A dover discernere dalle versioni romanzate, però, bisogna dire che oggi lo scenario è molto cambiato.
Porto Seguro è una grande città e le località dei paraggi sono attrezzate per ricevere qualsiasi tipo di turista, e per soddisfare qualsiasi richiesta. Arrajal d’Ajuda, da missione gesuitica si è trasformata in un’alcova artefatta per turisti, e Trancoso si è distinta quale destinazione di un turismo più sofisticato. L’unica a mantenere la sua originalità di villaggio è stata Caraiva, ma soltanto perché è la più difficile da raggiungere. Le spiagge, ampie e a tratti selvagge, offrono quel classico scorcio da cartolina, con sabbia bianca ed alte palme. Non ci sono stabilimenti ad ostruire la visuale, anche se ogni tanto qualche bar, con sortita solitaria, tenta di fare incursione sulla spiaggia, allargando furbescamente il proprio rettangolo di competenza. Poi tutto si risolve con placida ritirata. In fin dei conti di sabbia ce n’è tanta!
Trent’anni fa Porto Seguro era un piccolo villaggio di pescatori, e Trancoso, Arrajal d’Ajuda e Caraiva quasi non esistevano. Poi qualche viaggiatore arrivò su queste coste e, stregato da tale paesaggio, cominciò a parlare della loro bellezza paradisiaca. Quale conseguenza immediata, tutti questi piccoli centri cambiarono la loro vocazione e si diedero al turismo. Sebbene siano oggi delle destinazioni conosciute, Trancoso, Arrajal e Caraiva, mantengono però quel che di affascinante e si prestano molto bene ad accogliere il viaggiatore in un contesto d’eccezione, fornendo differenti versioni della stessa bellezza.
PORTO SEGURO, <<CIDADE HISTORICA>>
Porto Seguro è la porta di accesso ai tre villaggi di cui vi parleremo in seguito, ed è quindi il centro principale, dove arrivano tutti i bus. E’ una città molto turistica, che accoglie principalmente un turismo nazionale. I brasiliani vanno pazzi per le boutique e la vita notturna, e la celebre Passarela do Alcool nè una chiara prova. Ma a parte la sua importanza storica e strategica, noi vi consigliamo di non fermarvi a Porto Seguro e di spostarvi direttamente in uno dei tre villaggi (Caraiva, Trancoso o Arrajal) che si sono salvati dall’ondata di turismo barbaro solo per mancanza di connessioni dirette. Infatti, la mancanza di un ponte che colleghi Porto Seguro con Arrajal e quindi con Trancoso e Caraiva ha fatto sì che questi ultimi rimanessero solo dei piccoli centri, e che le loro spiagge preservassero il loro carattere selvaggio ed originario.
ARRAJAL D’AJUDA
Arrajal d’Ajuda è raggiungibile da Porto Seguro tramite traghetto. Il tratto è breve, circa 15 minuti. In poco più di un quarto d’ora, insomma sarete nel villaggio. Arrajal si è distinta come destinazione popolare ed è tra le tre, la località meno interessante. E per questo decidiamo di parlarvene solo nell’essenziale. Molto affollata in alta stagione, offre buoni servizi, e propone una vita serale attiva. Ristoranti, agenzie, negozi, e mercatini di artigianato saranno a vostra disposizione, dopo un’impegnativa giornata di mare. Nei pressi di Arrajal, però, si trova una delle spiagge più belle del litorale, Praia Pitinga, ancora molto selvaggia, che regala un colpo d’occhio d’insieme davvero unico.
E’ importante sapere che da Arrajal d’Ajuda, e precisamente dalla piazza della chiesa, partono i minibus per Trancoso.
TRANCOSO
Trancoso è meta di un turismo più sofisticato, più esigente. Pousadas e ristoranti di alto livello accolgono turisti stranieri e nazionali, nonchè personaggi del jet-set brasiliano. La sua posizione, a picco sul mare, le conferisce una vista privilegiata sull’Oceano. Oggi, come un tempo, quando Trancoso era solo un piccolo villaggio, la vita sociale si svolge quasi interamente attorno al “quadrado”, ovvero l’enorme piazza rettangolare non pavimentata, sulla quale si affacciano bar, pizzerie e casette colorate.
Tra i tanti eventi che animano le giornate di festa, ce n’è uno molto “gustoso”, che è diventato un appuntamento fisso: ci si ritrova tutti “nella Posada-ristorante “Casa da Gloria” la domenica pomeriggio dove viene servita un’ottima feijoada, il tipico piatto di riso, fagioli, farofa (farina di manioca) e carne secca, piatto nazionale e specialità della casa. In fondo alla piazza, di sera molto suggestiva, perché illuminata con luci soffuse, si intravede la candida chiesetta di San Giovanni Battista che vigila sul largo spiazzale dando le spalle al mare.
È proprio ai lati della chiesa che si imbocca una stradina, attraverso la quale si scende per raggiungere la spiaggia, anzi il lungo tratto di costa immediatamente a ridosso di Trancoso che ospita vari settori, come la Praia de Taipè, la Praia dos nativos e la Praia dos Coqueiros.
CURIOSITA’: secondo alcuni documenti d’archivio fu proprio nei pressi di Trancoso, a Rio dos Frades, che l’equipaggio di Pedro Albares Cabral sbarcò nell’aprile del 1500, prendendo possesso del Brasile in nome della corona portoghese. In memoria di quell’avvenimento tanto memorabile quanto cruciale, si è deciso di chiamare il tratto di litorale nei pressi di Porto Seguro, Costa do Descobrimento.
E questo è il nostro amico Tino, che Giulia conosce dai tempi della scuola, e che, una volta saputo del nostro passaggio, ha insistito per ospitarci nella sua bellissima Pousada Ibisco. Se vi capita passate a trovarlo, lui è gentilissimo, ed il posto è incantevole.
CARAIVA
Caraiva è una località affascinante, ferma nel tempo. La particolare dislocazione geografica, e il suo isolamento ne fanno una destinazione rustica e naturale. Qui fiume, mangrovie ed Oceano entrano in contatto disegnando uno scenario tropicale unico. Per raggiungere il villaggio si può andare sia in macchina propria, sia in autobus ( ci sono soltanto due corse al giorno, una la mattina, una la sera che partono da Trancoso); in entrambi i casi la corsa finisce proprio in riva al fiume.
Sarà necessario prendere una piccola balsa ( barchetta di legno ) per passare dall’altro lato ed entrare nel villaggio di Caraiva, dove a parte qualche ristorantino e qualche piccola posada non troverete poi molto, a parte mare, palme e l’accogliente comunità autoctona che vi vive in perfetta comunione con i sempre più numerosi viaggiatori.
Insomma un paradiso! Le strade sono tutte di sabbia, e ci si muove solo a piedi o con i muli, a fare eccezione qualche moto. Caraiva è raggiungibile anche in barca da Arrajal d’Ayuda, ma in generale rimane abbastanza fuori mano per essere presa d’assalto dal turismo di massa. Venite qua per godervi il mare, il fiume e la ricca vegetazione tropicale, magari sorseggiando un buon cocco fresco. Da provare assolutamente i Pastel de Raja e queso, o di camarão, che sarebbero una sorta di empensadas fritte, ripiene di formaggio fuso e razza, oppure di gamberi. Accompagnati con una birra ghiacciata sono una delizia!!!
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